La società di Lugaresi si è vista bocciare il piano di risanamento del debito dall’Agenzia delle Entrate. Ora il tempo stringe davvero.
Il futuro del Cesena è appeso ad un filo. Se entro il 26 giugno la società romagnola non riuscirà a pagare gli stipendi di marzo, aprile e maggio, la squadra non potrà essere iscritta al prossimo campionato di Serie B.
Nella giornata di ieri è arrivato il “no” dell’Agenzia delle Entrate al piano di rientro che prevedeva la riduzione del debito con il fisco da 33 a 20 milioni di Euro da pagare in vent’anni. Un fulmine a ciel sereno che la società bianconera non si aspettava, ma che rischia di metterla definitivamente in ginocchio a pochi giorni dall’ultima data utile per chiudere il conto con i creditori.
Il presidente Lugaresi ha affermato che la società proverà ancora a fare un ultimo disperato tentativo, con la proposta di un’integrazione che possa fornire ulteriori garanzie all’Agenzia delle Entrate e sanare quindi la posizione societaria. Se anche dopo questa proposta dovesse arrivare un altro “no”, sull’Associazione Calcio Cesena calerebbe dopo 78 anni di storia il definitivo sipario.