L’ex attaccante di Juventus e Verona si racconta, dalla pelliccia allo schianto a 200 all’ora
Genio e sregolatezza, Gianfranco Zigoni è uno che ha lasciato il segno in campo, ma anche fuori con colpi di classe nel rettangolo verde e di testa tra le curve della vita. L’ex attaccante di Juventus (con cui ha vinto anche uno scudetto) e Verona, si è raccontato in una lunga intervista a L’Arena.
L’INCIDENTE. “Ero in macchina verso Venezia, la strada era bagnata e io che sentivo le voci. Dopo il botto mi risvegliai in ospedale con dolori e gessi dappertutto. Ho cercato la famosa pelliccia. Mi aveva avvolto, forse salvato. Era là, abbandonata su una sedia. Intatta ma inzuppata di sangue. Dopo essere uscito dall’ospedale me la sono portata in montagna, l’ho tenuta per un po’ e poi l’ho buttata“.
EXTRA CAMPO. Zigoni era uno molto chiacchierato anche fuori dal campo per la sua passione per le donne: “La storia dello sciupa femmine non mi è mai piaciuta. Ho avuto molte meno donne di quanto mi sia stato attribuito e mi sono innamorato sette volte, quattro per i miei figli e tre per i miei nipoti“.
ZIGOGOL più che un Uomo un mito