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Pescara, Pillon: “A Verona per capire dove possiamo arrivare”

Le dichiarazioni dell’ex allenatore del Chievo che torna al Bentegodi al secondo posto in classifica

Questa l’intervista rilasciata a  L’Arena dal tecnico del Pescara, Giuseppe Pillon:

PESCARA. “Vogliono la salvezza. Ma ‘sti ragazzi non si montano la testa. Ci salviamo. E poi magari voliamo. Non so dove. Ma oggi non conta”.

CHIEVO. “Non ho dimenticato. Rimasi sorpreso. Dopo sei giornate, dopo tutto quello che sui era fatto insieme. Venne venduto anche Amauri quando ci giocammo i preliminari di Champions. Forse non eravamo pronti. Io, comunque, pensavo di vantare qualche credito in più. ma non cerco alibi“.

HELLAS. “Non ci siamo mai incrociati. La mia Verona è stata l’altra. E l’immagine più bella è quella della notte di Champions con il Levski, con lo stadio pieno”.

SIMBOLI. “Bagnoli e i suoi tifosi. Il Bentegodi è sempre stato campo di tifo e passione. Osvaldo sarà per sempre la faccia dell’Hellas. Non solo per lo scudetto. Credo che Bagnoli resti immagine più bella di ciò che ha significato per molti il Verona. Lo considero l’essenza dell’Hellas. Persone che passano e sono destinate a restare per sempre nel ricordo di tutti. Il mister aveva grande levatura morale”.

GROSSO. “Propositivo. Ama il bel gioco. Ama giocare. Fa parte di quella corrente di pensiero in cui il pallone non rappresenta fastidio. Va tenuto, giocato. E Grosso parte sempre da quel concetto“.

SECONDO POSTO. “Siamo quelli della vecchia scuola. Io, Castori, Colantuono, altri. Abbiamo ancora tanto da dire. Sappiamo come si resta a galla. Non è facile, non è semplice. Ma la fame non ci manca. Pescara mi offre tanti stimoli. E c’è un mondo di cose da fare. Che non vanno lasciate a metà. Poi, il campo dice sempre la sua verità. Che è l’ultima. Che è la più importante. Perché segna il tuo lavoro”.

GIOIELLINI. “Gravillon, Melegoni, Machin. Si divertono. Ci divertiamo. E abbiamo imparato a non darci limiti. Ma, ragazzi: è lunga”.

CHI PRENDEREBBE AL VERONA. “Mi prendo subito Matos. Velocissimo. Sa spaccare le partite. Nell’uno contro uno è una vera e propria arma letale. Ma non c’è solo lui. Al Verona c’è solo l’imbarazzo della scelta.Mi riporterei a casa Crescenzi. Bravo ragazzo, ottimo giocatore. Ma la scelta di lasciare Pescara è stata sua. Ci avrebbe dato una grossa mano “

CRISTIANO RONALDO DI SERIE B. “Penso a Donnarumma del Brescia. Segna valanghe di gol. Cambia faccia alle partite. Lui è proprio quello che riesce a fare la differenza. Ma i giocatori interessanti non mancano. A me piace anche Ninkovic dell’Ascoli. Ragazzo da seguire in prospettiva“.

PALERMO. “Il Palermo sa vincere quando arriva il momento di vincere. Non ti ammazza. Ma usa il talento per assestare i colpi che ti lasciano confuso. Poi la vince. E conta molto essere così in serie B”.

VERONA. “Vogliamo capire fino a dove possiamo arrivare”.

 

 

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5 anni fa

Te pol arrivar a…dar via el …..

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5 anni fa

E noi dove caxxo andiamo ??

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5 anni fa

Beati voi che ancora lo dovete capire…noi l’abbiamo capito benissimo già da un pezzo.

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