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Spezia-Verona, le pagelle gialloblù di CalcioHellas

Nonostante la vittoria, male il tridente d’attacco, mentre giganteggiano Dawidowicz, Zaccagni e Gustafson

Una vittoria che serviva come il pane all’Hellas, che espugna il Picco e si rilancia in ottica promozione.

Nonostante la buona prestazione collettiva non mancano tuttavia le note dolenti, le quali provengono tutte dal reparto avanzato, con i tre giocatori offensivi apparsi decisamente opachi rispetto al resto della squadra.

Queste infatti le valutazioni dell’incontro della nostra Redazione:

SILVESTRI: 6. Forse avrebbe potuto respingere meglio il cross da cui nasce il vantaggio dello Spezia, ma non possiamo certo crocifiggerlo per questo. Attento e reattivo in un paio di occasioni, è bravo a farsi trovare pronto anche sul colpo di testa di Galabinov, arrivato sulla sirena.

FARAONI: 6,5. Altra buona prestazione dell’ex Crotone, che oggi gioca praticamente a centrocampo, spingendo parecchio e mettendo in difficoltà lo Spezia con le sue sovrapposizioni. Nel primo tempo rischia anche di trovare il gol con un insidiossimo tiro-cross, ma sulla sua strada trova Di Carmine, il quale si sostituisce a Lamanna e devia sul fondo.

BIANCHETTI: 6,5. Attento in difesa, si concede anche qualche sortita in avanti. Prestazione più che sufficiente.

DAWIDOWICZ: 7. Un muro là dietro: di testa sono quasi tutte sue, e nel secondo tempo si immola anche su un pericolosissimo tiro di Bidaoui che avrebbe potuto creare più di qualche grattacapo a Silvestri.

VITALE: 6,5. Anche lui spinge molto e si rende parecchio pericoloso in avanti, ma si fa apprezzare anche in fase difensiva, soprattutto verso la fine, quando ad esempio vanifica un insidiosissimo cross basso dalla destra sparando il pallone in fallo laterale con tutta la forza che ha in corpo.

GUSTAFSON: 8. Finalmente una prestazione maiuscola dello svedese, che difende, smista palloni, serve l’assist a Zaccagni e segna anche il gol del definitivo 1-2 scaligero. Dopo una preoccupante serie di prestazioni opache, speriamo non sia un fuoco di paglia.

MARRONE: 6. Partita onesta la sua, che si divide tra difesa e centrocampo. Niente di particolarmente significativo, ma sicuramente meglio in questa posizione “elastica” che come stopper classico.

ZACCAGNI: 8. Parte maluccio facendosi ammonire, ma poi si fa ampiamente perdonare trovando il pareggio con una chirurgica staffilata da fuori e giocando la solita partita di cuore e polmoni. Menzione d’onore anche per quanto fatto negli ultimi minuti, quando guadagna alcuni falli preziosissimi per perdere tempo e far rifiatare la squadra.

LEE: 5. Il talentino coreano si vede pochino, così come i suoi colleghi di reparto. Prestazione a dir poco evanescente.

DI CARMINE: 5. Impreciso e quasi mai veramente pericoloso, “para” un tiro-cross di Faraoni e sciupa anche qualche buona occasione: in una di queste non c’entra nemmeno lo specchio nonostante la buona posizione, ma a “salvarlo” ci pensa il guardalinee, che ne ravvisa il fuorigioco.

DI GAUDIO: 5,5. Qualche buono spunto, ma come contro il Crotone si perde alla distanza. Nonostante il gol divorato, è comunque il “meno peggio” dei tre davanti.

TUPTA: 5. Entra, si fa ammonire subito e qualche minuto dopo rischia il secondo giallo per un tocco di mano al limite destro dell’area. Diciamo che ha avuto serate migliori…

COLOMBATTO: s.v.

LARIBI: s.v.

GROSSO: 6. Mischia ancora una volta le carte in tavola e questa volta ha ragione lui. Salva la panchina, ma ora non deve più sbagliare.

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