Il Corriere di Verona in edicola questa mattina parla di Maurizio Sarri, in questi giorni sulla bocca di tutti, e della sua non esaltante esperienza al Verona
Era il mese di dicembre 2007 quando firmò con l’Hellas, che al tempo navigava in pessime acque, in C1. Doveva essere l’uomo della rinascita, Sarri, e il suo arrivo fu accolto con giubilo dai tifosi del Verona: in mille si presentarono al primo allenamento, all’antistadio. Fu, invece, un mezzo disastro. Pareggiata 1-1 la gara d’esordio in trasferta con la Pro Sesto, l’Hellas crollò. Perse 2-0 al Bentegodi con il Sassuolo di Allegri, ancora in casa, 1-0, con la Cavese, e con lo stesso risultato a Venezia. Superato 3-2 a Verona dal Legnano, l’Hellas di Sarri giunse al capolinea con il 2-0 subito a Terni. Piero Arvedi, patron gialloblù, esonerò Sarri tre giorni dopo, a prendere il comando dirigenziale fu Nardino Previdi. In panchina fu richiamato Davide Pellegrini e il Verona si salvò.