Si aprono le porte di una nuova settimana di calcio per l’Hellas Verona, e danno direttamente su una delle sfide più impegnative, quella contro il Milan. Anzi, due. Sì perché il caso vuole che le due squadre si incontrino sia mercoledì in Coppa Italia, sia domenica in Campionato.

Certo, non cambia la sostanza: il Verona deve vincere, ma la cosa migliore sarebbe farlo già mercoledì sera. Se la Coppa Italia certo non è obiettivo primario della Società, un segnale forte sarebbe mandare in campo i titolari, non fosse altro per onorare la partita alla Scala del Calcio.

L’Hellas però arriva da un periodo nero, che nel pareggio di ieri contro la Spal non trova conforto, anzi: due gol presi in dieci minuti, due punti preziosi buttati al vento. E pazienza se è stata una bella partita, il punto portato a casa non fa felice nessuno. Da settimane si dice “rialziamoci” come imperativo morale, ma le prossime sfide non aiuteranno: Milan, Udinese, Juventus, Napoli, non esattamente una passeggiata di salute.

Quindi che fare? Dare il Verona per spacciato sarebbe un grave errore, quindi con la nuova settimana bisogna raccogliere le idee e cercare le forze mentali per affrontare le prossime sfide.

Ma come si affronta questo Milan?

A mente sgombra. La fortuna, se così si può chiamare, è quella di affrontare in primis la Coppa Italia, in una sfida in cui idealmente il Verona ha poco o nulla da perdere. Quale migliore occasione per ritrovarsi? Mercoledì i gialloblù devono scendere in campo con la giusta mentalità, quella mostrata fino al minuto 85 a Ferrara che ha permesso di andare in doppio vantaggio.

La difesa del Milan non se la passa proprio bene: 21 reti subite in campionato, troppe per chi parlava di qualificazione Champions. Possibilità quindi per l’attacco del Verona, che deve però ritrovare in fretta la lucidità mancante: Cerci potrebbe essere la chiave dei gialloblù, chissà che nella partita da ex non sfoderi una prestazione come quella di domenica. Bonucci e compagni traballano là dietro, Pecchia dovrà essere bravo ad approfittarne.

Il centrocampo, per quel poco visto fino ad ora, è il reparto che sta reagendo meglio alla presenza di Gattuso: Bonaventura ieri contro il Bologna era rivitalizzato, ma è chiaro che serve continuità per parlare di ‘cura’. Kessie si è dimostrato un fuoco di paglia, partendo benissimo ad inizio stagione ma spegnendosi strada facendo, Calhanoglu ha segnato solo 1 gol fino ad ora.

In attacco non si parla d’altro se non dell’assenza dei gol di Kalinic: solo fischi per lui nella sfida di ieri, 4 le reti segnate fino a questo momento, considerate evidentemente poche dagli spalti di San Siro.

Insomma, è chiaro che il Verona non partirà con i favori del pronostico, né per valore della rosa, né per il momento psicologico. Ma è altrettanto vero che una vittoria mercoledì spariglierebbe le carte in tavola, almeno per quanto riguarda la prossima partita di campionato. Rimaniamo quindi in attesa. Sperando che siano i 90′ buoni per cambiare qualcosa.