Niente da fare. Il Verona torna a bocca asciutta da San Siro e regala il passaggio di turno ad un Milan, concreto sì, ma non certo trascendentale. Un 3 a 0 che non lascia scampo a nessuna recriminazione per gli uomini di Pecchia. I rossoneri hanno colpito anche un legno con Biglia.
POCO TURN OVER. Il tecnico gialloblù spiazza tutti e non attinge a piene mani dalle riserve. Chissà quale logica ha seguito, visto comunque che già dopo il primo tempo si era notata una notevole differenza fra le due squadre. Gli unici visi nuovi erano quelli del portiere Silvestri, dell’attaccante esterno Lee e Fossati che proprio nuovo non è.
TANTO POSSESSO E POI? Il Diavolo ha fatto la sua parte con i vari Cutrone, Andrè Silva, Suso e perfino Montolivo, che ha acceso la luce più del solito. La contestazione da parte dei tifosi rossoneri all’eterno incontentabile Gigio Donnarumma non ha spostato di un centimetro il nuovo assetto rossonero voluto da Gattuso. Ovvero gambe e cuore. E l’Hellas? Molto fumo e poco arrosto. Un’occasione clamorosa fallita da Bessa sul 2 a 0 per il Milan non può certo bastare. Il brasiliano ha fatto qualche progresso ma ancora poca cosa. In difficoltà Kean, troppo solo là davanti mentre lo slancio di Romulo non è stato sufficiente.
E DOMENICA? La speranza per i tifosi gialloblù è che il campionato possa in qualche modo esaltare Nicolas e compagni e creare qualche grattacapo in più al nuovo Milan di “Ringhio” Gattuso. Si giocherà al Bentegodi d’accordo ma il Verona se vuole pensare di ottenere almeno un punto deve davvero specchiarsi meno allo specchio di quanto ha fatto a San Siro. Mai una verticalizzazione degna di nota e mai un Kean pericoloso. È così difficile per Pecchia mettere quattro difensori, quattro centrocampisti (meglio se di corsa) e due attaccanti come Pazzini e Cerci?
Verona pecchiano
La speranza l’è che vinsa al superenalotto e dopo sarà tutto in discesa #credegheDB
Io direi solo fumo
Tutti arrostii…