In esclusiva per CalcioHellas, Giuseppe Galderisi, storico giocatore del Milan e del Verona che vinse lo scudetto nella stagione 1984/85 con mister Bagnoli in panchina, ha parlato della situazione che sta vivendo la squadra gialloblù e dei suoi ricordi legati alle sfide al Bentegodi contro i rossoneri.
Ha seguito la partita di Coppa Italia contro il Milan?
“La partita non l’ho vista tutta, però quando c’è il Verona un occhio mi casca sempre. Per me è una buona squadra , con dei valori e buoni giocatori. In questo momento credo pensino di essere in grado di fare qualsiasi cosa, ma poi non riescono a concretizzare negli ultimi metri. Non solo, fanno anche fatica quando c’è da difendersi. C’è ancora molto lavoro da fare e c’è bisogno di trovare ancora più convinzione in quello che viene fatto”.
Sia il Milan che l’Hellas in questa prima parte di campionato non hanno rispettato le aspettative poste prima dell’inizio della stagione deludendo un po’ i rispettivi ambienti. Il Milan si è mosso sostituendo l’allenatore per dare una scossa alla squadra. Potrebbe essere una scelta da considerare anche a Verona arrivati a questo punto della stagione?:
“Il Verona ha scelto Pecchia e la società sembra avere ancora fiducia in lui. Se le cose girano in un certo modo e la società è contenta del lavoro svolto e dei risultati raccolti fino ad ora si va avanti. Il Milan probabilmente non ha pensato questo e ha voluto cambiare. Io però dico solo una cosa: il Verona quest’anno non deve sbagliare, non deve retrocedere perché ha una squadra per potersi salvare”.
Nella finestra di mercato di gennaio si dovrà intervenire per rinforzare la rosa?
“Non so dove potrebbe intervenire il Verona. Quando l’ho visto giocare ho visto una squadra con entusiasmo e con dei buoni singoli, però purtroppo si raccoglie poco e si subisce tanto. Questo non va bene e serve un’inversione di tendenza anche veloce. Ma penso si possa lavorare sui giocatori già presenti”.
Qual è un ricordo legato alle sfide contro i rossoneri?
“L’anno dello scudetto pareggiammo per 0-0 al Bentegodi e fu una partita veramente difficile. Giocammo sotto l’acqua su un campo davvero impegnativo e il Milan soffrì tantissimo, ma ci consentì di portare a casa un punto importante per il proseguo della stagione. L’anno dopo tornai al Bentegodi con la maglia rossonera e fu un momento toccante per me, mi sembrava tutto strano. Sono comunque due squadre a cui io tengo tanto. Sopratutto il Verona, che porto sempre nel cuore. Quel gruppo meraviglioso con mister Bagnoli ci rese unici e uniti per tutta la vita”.
Un ritorno a Verona da allenatore?
“Se non avessi questo sogno potrei smettere ora di fare l’allenatore. Ogni allenatore ha i suoi obbiettivi e io devo trovare la migliore soluzione per me. Ma non si sa mai che questo sogno un giorno si possa realizzare”.
El se prenota par el dopo Catapecchia …
secondo me, portiere a parte, ha una squadra per puntare alle soglie dell’ europa, il problema è l’allenatore
Te se slonga el naso, Nanu!
La squadra si ma le lalenator che el fa schifo
si pero’ no l’ha mai suga’
Porta tu. I. Giocatori a hellas insieme a tricella. Vogloamo gli ex. In societa
Nanu purtroppo manca il bagnino e nessuno è ‘ capace di nuotare
Si dalla serie B il prossimo anno!