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Il piano di Gravina presentato alla Commissione Lega Serie A

L’attuale presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, è stato intercettato da Tuttomercato web al termine del colloquio con la Commissione Lega Serie A, per la sua candidatura come presidente della FIGC, ecco le sue parole: “E’ stato piacevole come incontro, mi hanno dato la possibilità di raccontare i punti salienti del mio programma, dicendomi inoltre che sono stati l’unico a presentare un piano nei tempi corretti per farlo esaminare. Gli altri non credo abbiano neppure presentato un programma“.

Tutti hanno ben in mente lo scenario presente del gruppo di lavoro della Serie A, ci sono diverse anime e diversi interessi da tempo divisi. I problemi che ci sono spesso fuoriescono al suo esterno senza filtri e sintesi. Vogliamo tornare ad esprimere la leadership della Lega. Se ci saranno 3 candidati il 29?” continua Gravina, “per ora ce ne sono due. Poi aspettiamo l’assemblea di domani, dal 15 si capiranno meglio quante saranno le candidature. Noi siamo sereni“.

La piattaforma programmatica non è stata proposta dalla Lega A perchè hanno visto nella mia ciò che avevano individuato come argomenti d’interesse, ma le fratture emergeranno, ma c’è comunque da parte loro l’interesse di presentare una candidatura, noi non abbiamo nulla in contrario, ma sarà una scelta che deve essere condivisa. Le seconde squadre? Sono delle piccole medicine per il calcio italiano, non per niente sono nel mio programma da due anni, ma finora, non hanno trovato riscontri“.

Il presidente della Lega Pro continua: “Dobbiamo trovare un compromesso strategico per tutti. Individuare i due assetti principali che vedo nei settori giovanili e nelle infrastrutture per poi trovare gli strumenti per rafforzarli. La nostra intenzione è incidere sulla dimensione organizzativa, sulla riforma dello statuto, sulla modifica del peso elettorale e sulle modalità elettive. Non si può far finta che tutto vada liscio o che l’attuale sistema sia moderno, perchè ammettendolo non saremo onesti con i nostri interlocutori“.

Abbiamo previsto delle modalità elettive differenti e delle golden share per favorire le leghe professionistiche maggiori sui temi che interessino anche la Lega A. Vogliamo una riforma dei campionati con l’introduzione del semiprofessionismo, valorizzare l’apprendistato e una riforma della gistizia sportiva e l’unione di alcuni suoi codici. Alleati della AIC? Stiamo vivendo gli stessi metodi passati, ma non accetteremo le stesse formazioni, se così fosse, ci asterremo dal voto per scegliere una strada diversa. Cosa ne penso del Vicenza? E’ una denuncia che porto avanti da tempo, molte squadre che arrivano dalla Serie B falliscono, tante di queste falliscono per i debiti arretrati, non per quelli accumulati in Lega Pro. Questa è la ligica del sistema, vuol dire che qualcosa nei rapporti fra le tre componenti del mondo professionistico non funziona“.

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