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Andrea Nalini, cuore gialloblù con la maglia del Crotone: “Che settimana per me!”

Niente Piaggio Zip Sp 50 per lui domani. Al Bentegodi ci arriverà in pullman con gli altri suoi compagni… Qualcosa di diverso rispetto a quella che era la classica routine di qualche anno fa. “Arrivavamo sempre un po’ in anticipo, giusto per avere il tempo di mangiare un panino fuori dallo stadio“, a parlare è Andrea Nalini, uno che di partite al Bentegodi ne ha viste tante, d’altronde al cuore non si comanda, soprattutto quando quel tifo, nasce spontaneo per la squadra della tua terra. Andrea partiva da Pradelle di Nogarole Rocca, il ritrovo era a Villafranca con gli amici e poi tutti in motorino verso lo stadio. “Erano i tempi della Serie B e della Prima Divisione, ho sempre tifato Hellas fin da piccolino. Cresciuto ammirando soprattutto Caio Ferrarese, tornante come ero io da piccolo. Il mio idolo“.

Ma domani i colori indossati saranno diversi rispetto a quelli della sciarpa e del cappello che vestivano il cuore anni fa, Nalini è infatti dal 2016 uno degli attaccanti del Crotone, 28 le partite di Serie A raccolte finora e 68 quelle fra i professionisti. Cresciuto nelle giovanili del Villafranca, lavorava come saldatore alla Cordioli  & C. di Valeggio e successivamente come operaio all’Aia di Nogarole nella catena di montaggio del reparto wurstel, le domeniche invece, erano riservate ai gialloblù.

Tra un lavoro e l’altro esplode definitivamente tra i dilettanti della Virtus Verona, come riporta l’articolo dell’Arena, domani uno dei problemi sarà gestire gli amici e parenti che l’hanno già contattato per domandargli l’accredito per la partita: “In effetti di richieste ne ho avute un bel po’, tanto che ad alcune ho dovuto dire di no. Impossibile accontentare tutti“. Torna tra i convocati dopo un aver superato un problema muscolare che gli aveva fatto saltare le ultime 5 sfide. Per il Crotone, così come per il Verona, la partita di domani rappresenta tantissimo per la lotta salvezza: “È uno scontro diretto, vogliamo vincerlo anche se in casa il Verona è forte e la spinta del pubblico fortissima. La curva resta davvero unica ma tutto il Bentegodi li inciterà… Settimana particolare la mia, dovessi segnare non me la sentirei di esultare“, ammette Nalini.

Che poi continua raccontando lo spirito del suo Crotone: “Non molleremo mai nulla, pure a San Siro siamo rimasti sempre in piedi. La salvezza dell’anno scorso ci ha reso ancor più consapevoli dei nostri mezzi. Dai nostri precedenti errori abbiamo imparato molto“. La stagione scorsa la salvezza è passata letteralmente per i suoi piedi, il 28 maggio 2017, all’ultima giornata di campionato, con una doppietta ha affondato la Lazio di Inzaghi, regalando i 3 punti che hanno salvato la squadra calabrese, la stessa sorte capiterà quest’anno? Magari proprio a discapito del Verona… Il ragazzo pare determinato: “All’andata col Verona potevamo raccogliere qualcosa di più. Loro bravi a chiudere tutti gli spazi e a non farci giocare, ma eravamo ancora in una fase di rodaggio dopo il ritiro e quindi non ancora al top. Con mister Zenga siamo cambiati molto, la sua filosofia di calcio è parecchio differente da quella di Nicola. Ci rendiamo tutti conto di quanto sarà complicato far punti, ma noi ne abbiamo bisogno almeno quanto il Verona. I miei amici in tribuna capiranno…

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