Secondo una statistica misurata dalla Gazzetta dello Sport, il Milan sarebbe la squadra che ha la proporzione tra tentativi di rete e gol effettivi più bassa della Serie A: 1 gol ogni 44 conclusioni. Non per niente, una delle cause della crisi di questo Milan è proprio la difficoltà degli attaccanti di buttare la palla al di là del portiere, André Silva su tutti, ancora a quota 0 in questo campionato.
All’altro capo dell’indagine, quindi a trionfare per media gol effettuati nel minor numero di conclusioni provate, o come si potrebbe anche più semplicemente dire, la squadra più concreta della nostra Serie A, è a gran sorpresa, l’Hellas Verona. Il Verona, dal basso della sua penultima posizione guida questo calcolo con una media di 4 reti messe a segno ogni 15 occasioni, come mai quindi questa posizione di classifica?
Il punto è che la squadra di Pecchia ha concrete difficoltà a raggiungere l’area avversaria e a terminare la propria azione offensiva con una conclusione in porta, in altre parole, ci prova poco. Dall’altro lato della medaglia si può anche vedere questa statistica come un’alta efficenza della squadra invece, in quanto nelle poche manovre offensive create, quasi 1/4 termina con una rete per i gialloblù.
L’ottica positiva serve sicuramente a dare uno sprono ai giocatori e a strappare un sorriso ilare a qualche tifoso, ma rende consci del problema del reparto d’attacco della squadra scaligera, che sta tutt’ora affrontando la “crisi Pazzini” in casa, ed ha pensato bene di intervenire sul mercato puntando su due giovani in cerca di rilancio, tra i quali Petkovic, già domani dovrebbe avere la sua prima occasione da titolare.
Purtroppo, anche quando il Verona eccelle in classifica, i suoi tifosi non possono esserne veramente soddisfatti.