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ESCLUSIVA – Ferrante: “Verona, tifoseria e città stupende. Pecchia molto preparato ma il Torino non può sbagliare”

ferrante

Il doppio ex di Torino e Hellas parla in esclusiva della delicata sfida di domenica la Bentegodi

8 stagioni nel Torino, nei quali ha raccolto 235 presenze e ben 114 gol che lo rendono il 5° marcatore nella storia dei granata, nel 2007 veste anche la maglia del Verona per qualche mese, 19 comparse e 3 reti, giusto per lasciare il segno anche lì, prima di appendere le scarpette al chiodo… Stiamo parlando di Marco Ferrante che,  come ha raccontato in esclusiva a CalcioHellas, ha lasciato il cuore in entrambe le città.

Come valuta il momento del Torino?
Il Torino può sbagliare poco. È stato galvanizzato dalla cura Mazzarri e se si esclude la brutta prestazione contro una Juventus con tante assenze, ha fatto bene ultimamente. Milan e Atalanta corrono tanto, sia in campo che come punti, e i granata non possono stare indietro. Il Torino ha un organico importante, ora sembra abbia trovato l’equilibrio giusto, anche con il rientro di Belotti che attualmente vedo solo al 60%“.

Mentre il Verona?
Sono un simpatizzante dei gialloblù, e spero veramente nella salvezza del Verona. Conosco molto bene Pecchia ed è un allenatore molto preparato, ma dovrà lottare soprattutto tra le mura amiche per raggiungere questa benedetta salvezza e speranza di fare ancora qualche colpaccio esterno”.

In casa Torino si sta vivendo un po’ questo caso Ljajic, con il giocatore rilegato alla panchina e nella lista dei partenti per degli screzi avvenuti con la società…
Credo che tante verità non le sapremo mai. Molti problemi tra giocatore e società restano all’interno del club. Fino a quando il mercato russo non sarà chiuso, il giocatore è sul mercato. Anche perché nelle ultime partite non ha fatto un minuto di presenza. Quando si chiuderà quel mercato lì è probabile che il giocatore torni ad essere utilizzato, anche per un fattore economico e di svalutazione“.

Reputa corretto invece affidare le chiavi di un attacco intero ad un giocatore giovane e poco esperto come Kean?
Kean ha potenzialità enormi, in prospettiva può diventare formidabile. Nel calcio non c’è una verità, in un periodo di difficoltà a volte si dice ‘faccio giocare un giocatore d’esperienza per ricavare tutto ciò che sa’ e a volte invece è proprio il ragazzino che ti risolve la partita facendo cose egregie. Però se Pecchia insiste nel farlo giocare un motivo ci sarà, è lui che lo osserva tutti i giorni in allenamento. Una spiegazione c’è”.

Se l’aspettava tutta questa sofferenza da parte del Verona?
L’Hellas ha una tifoseria esemplare: osannano la propria maglia, lo stadio, i colori per 97 minuti! Poi com’è giusto che sia, se le cose non vanno nel verso giusto è normale che si contesti in maniera civile com’è sempre avvenuto, magari avere ovunque una tifoseria del genere. Io ho indossato quella maglia in un periodo non felicissimo perché retrocedemmo in malo modo però chiuso quel capitolo, vedo delle basi solide nella società e merita il palcoscenico della Serie A puntando anche a qualcosa in più“.

Settimana scorsa Bruno Giordano parlava a L’Arena di un gap enorme tra Serie A e B. Una formazione che stravince il campionato cadetto avrà sicuramente difficoltà nella massima serie e viceversa. Chi retrocede può trionfare nel campionato cadetto agilmente. Lei è d’accordo?
“Non si può pensare di affrontare il campionato della A con la formazione della B, questo è certo. Bisogna sempre aggiungere qualche pedina importante. Anche se ovviamente dipende dagli obiettivi aziendali, ma non si può giocare con i 9/11 della serie cadetta. E non è detto neppure che spendendo tanti soldi si facciano bei campionati: ci sono strategie tra direttore sportivo-allenatore da far combaciare, valorizzare le proprie scuole calcio ecc. È un discorso troppo ampio e l’intervista durerebbe otto giorni, ma bisognerebbe seguire più il metodo Atalanta ecco e vediamo ora dov’è il club. Però sì, si rispetto a tanta anni fa la differenza tra Serie A e B è abissale”.

Se dovesse fare una previsione sulla salvezza del Verona?
Spero sinceramente che si possa salvare, ma deve fare bottino pieno tra le mura amiche. Anche per il bene di questa città veramente fantastica“.

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6 anni fa

Preparato in orale, vedasi interviste, ma per lo scritto schemi di gioco in campo…..

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6 anni fa

Purtroppo la società e i giocatori valgono zero!

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