Dopo aver parlato del ritiro estivo 2018 dell’Hellas Verona a Primiero, il presidente Maurizio Setti ha speso alcune parole anche sulla situazione della formazione gialloblù e sull’infuocato finale di stagione.

Le ultime due vittorie con Torino e Chievo hanno ridato animo alla squadra e a tutto l’ambiente che ora credono fortemente alla salvezza. Cosa ne pensa?
“Io non vorrei essere ripetitivo, ma i discorsi che sento fare oggi da stampa e tifosi, li sentivo fare mesi fa dall’allenatore. È un percorso di crescita che si deve concludere all’ultima giornata. I risultati di oggi non sono figli di fortune ma di lavoro fatto precedentemente, i giocatori che oggi giocano sono stati fortemente voluti e tenuti in rosa perché si sapeva che potevano dare il loro contributo e credo che questo sia frutto di una programmazione fatta da gente preparata e professionale. Io credo che, come dice il mister, tutte le partite si possono vincere, poi è chiaro che ci sono delle squadre ben più strutturate. La maggior parte di queste però le abbiamo già affrontate, oggi abbiamo un calendario che non ci favorisce ma ci permette di pensare di fare punti con tutti”

A qualche giorno dal derby, che significato ha avuto questa partita per il Verona?
“Guarda, io sono entrato negli spogliatoi e ai ragazzi ho detto “non abbiamo ancora fatto un c***o!” Abbiamo vinto una partita, sono solo tre punti, anche se si trattava del derby. L’importante è pensare di continuare a dover fare punti. Quindi allenamento, entusiasmo e costanza. Certo, due vittorie consecutive possono dare maggior entusiasmo a tutto l’ambiente, ma non va assolutamente abbassata la guardia”

Parlando del calendario, molte gare importanti passeranno dal Bentegodi che nelle ultime due partite ha dimostrato di poter fare la differenza…
“Sì certamente, finalmente ho visto nei confronti della squadra un sostegno costante dall’inizio alla fine. Spero che i tifosi continuino così, il Bentegodi può essere un grande elemento di forza per noi!”

Undici partite al termine del campionato. Qual è la quota salvezza?
“Come ha detto Pecchia, 4-5 vittorie più qualche pareggio in più penso possano diventare quota salvezza”

Il mese di aprile in questo senso sarà decisivo?
“Sì ad aprile si decide tutto, sia in testa che in fondo alla classifica. Noi dobbiamo sapere che non ci può aiutare nessuno, ci dobbiamo aiutare noi stessi già a partire da domenica perché incontriamo una squadra che abbiamo messo in seria difficoltà all’andata nel primo tempo a Bergamo. Dobbiamo avere consapevolezza dei nostri mezzi e grande spirito di sacrificio. In questo senso Calvano è stato un esempio lampante di quello che il Verona deve essere”