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A Milano solo i butei tengono testa ai rossoneri. Cutrone, che rimpianto…

Niente miracolo a San Siro. Il Milan batte per 4 a 1 il Verona. È l’ennesima battuta d’arresto di una stagione che sembra non voler finire mai. Un verdetto già espresso da tempo ma che di fatto è definitivo da questa sera: il Verona è matematicamente in Serie B.

NESSUNA SORPRESA. L’undici di partenza al Meazza è in pratica quello annunciato con Silvestri al posto dell’infortunato Nicolas. L’unica novità, se vogliamo, è rappresentata da Heurtaux, il francese fatto uscire dalla prigione nel quale Pecchia l’aveva confinato. Ma il tecnico spesso ha regalato di queste perle. Mettere da parte e ripescare i giocatori è stato l’unico modulo proposto in questo campionato mediocre. Per il resto c’è il giovane Danzi in mezzo e davanti i soliti evanescenti Matos e Petkovic.

MILAN SENZA SUDARE. La squadra rossonera in pratica, senza versare una goccia di sudore, si trova subito in vantaggio con una conclusione di Calhanoglu deviata da Heurtaux. Il tema tattico non cambia. Il solo Cerci, ex di turno, cerca qualche accelerazione, ma l’Hellas è nelle mani del Milan. Solo i duecento veronesi giunti al Meazza hanno tenuto testa al tifo più numeroso ma meno fantasioso dei rossoneri.

Prima della fine del tempo arriva il raddoppio dei padroni di casa con una grande girata di Cutrone. Già proprio lui. E pensare che per qualche ora la scorsa estate è stato, in prestito, gialloblù. Chissà magari poteva risolvere i problemi del Verona oppure naufragare come la squadra di Pecchia. Chi può dirlo…

FINALMENTE UN TIRO. Inizia la ripresa e l’Hellas fa resuscitare proprio tutti. È la volta di Abate che dopo una splendida azione personale batte Silvestri. Il portierino fa quello che può ed è bravo a salvare in pratica quella che sarebbe stata la seconda autorete. Pecchia manda in campo Zuculini e poi Lee. Il Verona si scuote e finalmente tira in porta. Lo fa con Romulo su calcio di punizione dopo 70 minuti di partita. Donnarumma è battuto ma la palla picchia sull’incrocio dei pali.

Sul 3-0 il Milan si fa da parte e il Verona, beneficiando della lucida regia di Zuculini e la verve di Lee, mena per un po’ il torrone. Al punto che a sei minuti dal termine arriva il gol di Lee, il primo di un coreano nella storia ultracentenaria dell’Hellas. Bravo il ragazzo cresciuto nella cantera del Barcellona a battere con tiro dal limite Donnarumma.

Nel finale però su mancata copertura di Aarons, uno dei tanto oggetti non identificati arrivati a gennaio, Borini firma la quarta segnatura. Il Verona va in B e Pecchia non chiede scusa ai tifosi…

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