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La storia della storica promozione del ’91, conquistata proprio in un Verona-Udinese

Il pallone racconta che nel 1991, quando internet era ancora una “bestia rara” per l’Italia e i primi cellulari costavano due milioni e mezzo di lire, l’A.C. Verona era fallita da qualche mese e si sta cercando la quadra per ripartire. Molti gli imprenditori interessati in un pre-tangentopoli che garantiva ancora il baratto come merce di potere.

Eugenio Fascetti, piaccia o non piaccia, resta un uomo con le “palle”, guidò senza società e con l’ausilio di solo due persone: il curatore fallimentare dottor Bertani e il delegato alla squadra, l’ex capitano gialloblù e avvocato Sirena, verso la Serie A. Pellegrini, Lunini e Gritti erano i bomber, mentre in mezzo e dietro c’era gente come Ezio Rossi, Acerbis, Polonia, Prytz, Favero e Gregori.

UNA NUOVA SOCIETÀ. Già quel Verona che giocò un campionato parallelo a quel sul campo. Disputato  tra curatori fallimentari e aule di tribunale. Il titolo dell’Hellas Verona A.C., dichiarata fallita in data 23 febbraio 1991, era stato finalmente rilevato all’asta dalla cordata formata da Mazzi, Ferretto, Vicentini e Zaninelli ed era sorta una nuova società, il Verona F.C. 1991.

VERONA-UDINESE. Il “dramma” di Lorenzo Marronaro. Capitò infatti che l’estroso attaccante friulano pensò bene di andare a ribadire in rete una palla che stava già entrando per i fatti suoi dopo un pallonetto di Balbo che scavalcava una sciagurata uscita a vuoto di Gregori. Peccato che il nostro eroe ottenne l’effetto contrario a quello sperato: tocca il pallone sotto con la punta del piede, la palla che stava spiovendo in rete si alza  in verticale, scendendo sfiora solo la traversa toccando terra senza superare la linea e grazie ad un mirabile effetto consente ai difensori gialloblù di rinviare.

Eravamo sullo zero a zero. La gara si incanala nel verso giusto dopo pochi minuti con Pellegrini che segna intercettando, anticipando tutti sul primo palo, un cross di Calisti. Sempre nel primo tempo una “classica” volata in contropiede sempre di Pellegrini fa espellere Rudy Vanoli. Per tutto il resto della gara vari altri episodi rocamboleschi con la palla che non voleva entrare nella porta gialloblù. Vinsero i gialloblù di mister Fascetti col raddoppio nel finale di Lunini.

L’ARENA COMUNICÒ LA SERIE A. Alla fine dell’incontro, complici anche i risultati delle avversarie, la promozione dei gialloblù sembrava cosa fatta ma a tutti pareva mancare ancora un passo. La mattina dopo il quotidiano locale, L’Arena, esce col titolone e una copertina tutta dedicata all’impresa: “Il Verona è già in Serie A grazie alla classifica avulsa!“. In pochissimi si erano resi conto a caldo di questa eventualità e così i festeggiamenti furono rimandati alla successiva gara interna contro la Salernitana.

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