Al Verona giocò appena una partita in Serie A, ma rimane l’unico numero uno gialloblù ad avere delle presenze ad un mondiale mentre era sotto contratto con la società scaligera.
Il nome è Ruslan, il cognome Nigmatullin. Alzi la mano chi si ricorda ancora di lui. Eppure, da portiere del Verona detiene un primato che nemmeno a Claudio Garella e Sebastian Frey è mai riuscito.
Nato a Kazan nel 1974, ha avuto una lunga carriera da portiere tra Russia, Italia e Israele. Per la verità nel nostro paese giocò molto poco. Acquistato nel 2001 dalla Lokomotiv Mosca, Nigmatullin disputò appena una gara in Serie A con la maglia del Verona. Dopo un breve ritorno in terra russa, il portiere tornò in Italia dove giocò per una stagione con la Salernitana e la successiva di nuovo col Verona, con nove presenze totali questa volta in Serie B.
Una meteora o poco più in Italia, ma un portiere apprezzato e affermato in Russia. Fu lui infatti a difendere i pali della sua nazionale ai mondiali nippo-coreani del 2002. Non fu un’edizione particolarmente fortunata per i sovietici, che dopo aver vinto la prima gara con la Tunisia, persero poi con Giappone e Belgio venendo eliminati nella fase a gironi. Nigmatullin giocò tutte e tre le gare, mettendo fine alla sua militanza con la nazionale proprio al termine del torneo internazionale con un totale di 24 presenze.
Ad oggi rimane l’unico portiere in forza ai gialloblù ad avere mai giocato in una fase finale dei mondiali. Dopo aver concluso la sua esperienza da calciatore professionista Nigmatullin ha intrapreso una strada piuttosto particolare e del tutto originale, diventando un DJ di discreto successo, soprattutto in patria dove è tuttora molto conosciuto.