Sciolti gli ultimi dubbi: sarà l’ex Juve a guidare in B i gialloblù. Da risolvere il discorso economico per una possibile permanenza di Pazzini

Fabio Grosso sarà l’allenatore del Verona 2018/’19. Non ci sono più dubbi ormai.

LA CONFERMA. La notizia arriva da ambienti torinesi. Come è noto la Juventus, che ha “allevato”, è il caso di dirlo, Fabio Grosso tiene monitorata quest’inizio di carriera professionistica dell’ex allenatore della Primavera bianconera. Grosso si libererà questo fine settimana dal Bari e potrà dire sì all’Hellas di Setti.

IL MODULO. Sarà un Verona che si schiererà con il 4-3-3. Questo è il modulo di partenza di Grosso. Un allenatore che crede molto nel lavoro quotidiano, soprattutto nell’applicazione totale dei giocatori. Possibilmente predilige lavorare con i giovani ma il suo Verona dev’essere formato da gente affamata. In quest’ottica dev’essere visto il rinnovo del prestito di Ryder Matos. Un esterno impiegato male da Pecchia che con Grosso potrà avere una nuova vita sportiva.

NON CI SONO ALTERNATIVE. Il Verona, al momento affidato al giovane ds Tony D’Amico, non ha alternative a Grosso. È chiaro che il riscatto del contratto del tecnico, legato al Bari fino al 2019, non sarà troppo oneroso per il club gialloblù. Né Nicola, né Brocchi, né Venturato. L’Hellas ha sempre voluto soltanto lui.

NODO PAZZINI. Il Pazzo torna al Verona. La cosa ormai è certa. Al momento non ci sono offerte per il centravanti che piace a Grosso ma deve risolvere il discorso economico con la società. Pazzini percepirà per altre due stagioni un milione e trecento mila euro dal club. Una cifra impossibile da reggere per il club di Setti. Il quadro generale rispetto al suo arrivo all’Hellas, datato estate del 2015, è molto cambiato. Il Pazzo dovrà “tagliarsi” l’ingaggio come fece due stagioni fa oppure potrebbe trovare una soluzione in una rosa di Serie A. Ipotesi però molto difficile.