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Colombatto si presenta: “Sarete voi a giudicarmi”

Il centrocampista dell’Under-21 albiceleste si è raccontato ai microfoni della sala conferenze di Peschiera

Argentino, classe ’97, ma già due stagioni da titolare in Serie B: non male il curriculum di Santiago Colombatto, arrivato alla corte di Grosso da Cagliari in prestito con diritto di riscatto (e relativo diritto di recompra da parte dei sardi).

Il centrocampista gialloblù, da pochi giorni sbarcato in riva all’Adige, è stato oggi presentato nella sala stampa di Peschiera: leggiamo quindi le sue dichiarazioni principali.

Perché hai scelto Verona?
«Sono arrivato in una piazza importantissima e che merita la Serie A, il direttore D’Amico non ci ha impiegato molto a convincermi. Per me è una bella sfida e sono pronto a iniziare subito. Speriamo sia una grande stagione!».

Il tuo è un nome che circola molto tra gli addetti ai lavori, e di te si parla un gran bene: senti un po’ il peso di questa responsabilità?
«Penso che quando si parla bene di te non sia mai un peso. Certo è che poi bisogna dimostrare sul campo di meritarsi queste belle parole. Spero quindi di contribuire con i miei assist alla vittoria di tante partite».

Che impressione ti ha fatto la squadra?
«Sono molto contento, nonostante sia arrivato da pochi giorni sono già entrato nel gruppo. Qui sono tutti brave persone e con me si sono rivelati subito molto disponibili: credo che questo ci permetterà di fare squadra molto in fretta, il che è fondamentale se si vuole vincere».

Se Grosso ti chiamasse in causa contro il Padova saresti già pronto al debutto?
«Vediamo cosa decide il mister, ma se dovesse scegliermi io sarò a disposizione. Chi giocherà comunque non è importante, perché so che chiunque scenderà in campo darà il massimo per raggiungere il nostro obiettivo, che sappiamo tutti essere la Serie A».

Che tipo di giocatore sei? Ti ispiri a qualcuno in particolare?
«Non amo auto-descrivermi, preferisco che siate voi a farlo dopo avermi visto all’opera. Quello che posso dire è che mi piace giocare davanti alla difesa o come mezzala sinistra, e che quando entro in campo do tutto per la maglia che indosso. Non credo però di ispirarmi a qualcuno in particolare, ma sono molto auto-critico, e sapendo di avere ancora molte cose da migliorare seguo con interesse altri calciatori che possono insegnarmi qualcosa. Diciamo che se dovessi fare qualche nome opterei per Redondo, Cambiasso o Sergio Busquets, ma anche Vidal mi piace molto».

Due parole su Di Carmine e Pazzini? E sui tuoi compagni di reparto?
«Samuel lo conosco molto bene da Perugia, è un giocatore veramente forte per la Serie B, uno che segna moltissimo. Per quanto riguarda Pazzini, ci ho giocato contro e l’ho visto in TV, ma sono molto contento di avere in spogliatoio un giocatore della sua esperienza e che potrà sicuramente insegnarmi qualcosa. Il centrocampo? Sulla carta è molto forte sia sul piano della qualità che su quello della quantità, ma sarà il campo a determinare se siamo veramente così bravi».

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