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Il dilemma di Fabio Grosso: obbligati a vincere e a convincere?

L’Hellas Verona ha bisogno dei tre punti contro la Cremonese dell’ex Mandorlini per cancellare la brutta figura rimediata ad Ascoli

Obbligati a vincere o convincere? Questo è il dilemma del Verona che attende la visita della Cremonese dell’ex Andrea Mandorlini. Oseremmo dire che sarebbe meglio vincere e convincere per tanti motivi. In primo luogo per cancellare la brutta figura rimediata ad Ascoli e poi per silenziare un ambiente che comincia ad avere più di un moto di insoddisfazione.

GROSSO NON CAMBIA. Una cosa è certa, mister Grosso non cambierà il suo 4-3-3 neppure dopo la scialba prova in terra marchigiana. È facile che vi sia qualche novità negli uomini ma il modulo resterà tale. Troppo importanti gli esterni che ripiegano a dare una mano ai centrocampisti. Poco importa se alla fine i volti di giocatori talentuosi come Laribi e Ragusa erano “paonazzi” al Del Duca. L’importante è dare equilibrio.

RIECCO MATOS. Un piccolo spezzone di gara Ryder Matos l’ha giocato martedì sera, mentre domani sarà già in campo dall’inizio. Con lui pure Colombatto che ha scontato la squalifica e pure Crescenzi che ha recuperato dai problemi muscolari avuti col Perugia. La formazione dovrebbe essere la seguente: Silvestri, Almici, Marrone, Caracciolo, Crescenzi, Henderson, Colombatto, Zaccagni, Matos, Di Carmine e Laribi.

UNO STADIO PER LUI. Forse anche chi non apprezzava il suo gioco, domani sera, si alzerà in piedi ad applaudirlo. Parliamo di Andrea Mandorlini che arrivò giusto nel novembre del 2010 a sostituire in Lega Pro un deludente Giuseppe Giannini. Il mister ricominciò da capo e con lui nel Verona avrebbe dovuto esserci anche Spartaco Landini, scomparso da poco. Invece rimase Mauro Gibellini che non legò con Mandorlini. Inutili i tentativi di Giovanni Martinelli che con l’allenatore di Ravenna stabilì un grande rapporto. Dai play out ai play off per una cavalcata che fu entusiasmante con lo spareggio promozione con la Salernitana. E poi arrivò anche la serie A e i 100 punti in due campionato con Luca Toni re dei bomber insieme a Maurito Icardi. Anni favolosi che si interruppero nel girone d’andata della stagione 2015/’16.

Appena posso scappo a Verona. Amo questa città e questi tifosi, anche chi mi critica perché so quanto siano attaccati alla squadra”. Questo è quello che ama ripetere Andrea Mandorlini che sicuramente si commuoverà quando entrerà al Bentegodi. In molti torneranno allo stadio domani proprio per rivederlo, perché ancor oggi, capita, di vederlo girare per le vie del centro in città quando gli impegni con la Cremonese glielo concedono.

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