L’ex presidente dell’Hellas Verona: “La curva Sud invitando a disertare lo stadio, vuole esprimere il loro disagio. Grosso? Andava esonerato”
Il nome di Stefano Mazzi è legato a doppio filo all’Hellas Verona essendone stato presidente e amministratore delegato gli inizi degli anni Novanta prima di una clamorosa cessione alla famiglia Pastorello.
Oggi Mazzi è spettatore interessato delle vicende gialloblù che commenta così: “Seguo sempre il Verona e sono informato. Così a bruciapelo sarei subito dalla parte del club perchè ci sono passato per alcuni anni e vi assicuro che non è facile – racconta a L’Arena -. Io e la mia famiglia abbiamo subito iniziative pesanti. Contestazioni violente. Il manichino impiccato in curva, la nostre macchine distrutte sotto casa, la lapide dove era morto mio padre, divelta e buttata in Adige e poi per mesi dovevamo muoverci sotto scorta. Situazioni che ci hanno portato a vendere una buona squadra di serie B a Pastorello“.
Mazzi si è espresso anche sul paventato sciopero del tifo in occasione di Verona-Palermo: “Ho letto l’iniziativa dei tifosi e mi sento di condividerla. La curva Sud e i tifosi del Verona invitando tutti a disertare lo stadio, vogliono esprimere il loro disagio. Io stesso non ci capisco più niente, però Se non esoneri l’allenatore oggi, quand’è che lo mandi via? Dico questo con estremo rispetto del lavoro di Setti, perché quando ero al suo posto mi davano fastidio le critiche di altri imprenditori. Chi può provi ad avvicinarsi a Setti e al tempo stesso mi piacerebbe che l’Hellas comunicasse meglio con la piazza e fosse più chiaro con i tifosi“.
Ma non era certo il migliore ma perlomeno ci metteva la faccia ora siamo finiti in brutte mani .
Rispondano solo quelli che si ricordano dalla gestione Mazzi
Non sono d’accordo
Altro fenomeno ha venduto il Verona per colpa dei tifosi. Mah
Caro Stefano, basterebbe la metà dell’amore VERO che ha sempre dimostrato di avere per l’Hellas il tuo papà!!