L’ex bomber gialloblù ha detto la sua sul capitano dell’Hellas, parlando poi anche della volata-promozione
Quattro stagioni, 113 presenze, 41 goal e due promozioni: questo il bilancio di Antonio De Vitis con la maglia dell’Hellas Verona.
Giocatore simbolo della seconda metà degli anni Novanta gialloblù, nei giorni scorsi Totò è stato raggiunto dai colleghi de L’Arena, con cui ha parlato in particolare di Giampaolo Pazzini, rispolverato con successo da Fabio Grosso dopo un lungo periodo fatto di panchine su panchine.
Queste dunque le dichiarazioni principali dell’ex bomber del Verona:
«Sapere che Pazzini mi ha superato nella classifica dei marcatori della storia del Verona mi fa molto felice: in fondo i record sono fatti per essere battuti, e lui non è certo l’ultimo arrivato!
Anzi, non capisco come negli ultimi anni una punta del suo calibro possa aver giocato così poco: salvo problematiche interne che non posso conoscere, se viene messo in discussione uno come Pazzini vuol dire che il calcio è alla frutta. È una follia, un ragionamento proprio sbagliato in partenza! È un attaccante che ha ancora in canna una quindicina di goal a stagione, averlo in squadra è come avere in tasca un assegno in bianco che prima o poi sicuramente riscuoterai.
Io, comunque, rimango ancora tra i primi venti, ed è un onore per me essere in classifica con gente come Zigoni, Elkjaer, Livio Luppi e Toni. Menzionerei anche Daniele Cacia, che se non si fosse infortunato avrebbe sicuramente potuto fare molto di più.
Le mie favorite per la promozione? Credo che rosa alla mano Verona e Palermo siano le grandi indiziate, ma tutto si deciderà alle ultime 10-12 giornate: è infatti verso i primi di marzo che inizia il periodo fondamentale. Per i gialloblù sarà quindi importantissimo rimanere attaccati alla vetta fino a quel momento, quando inizierà la volata decisiva».
