Vincere significherebbe iniziare il girone di ritorno con un +2 rispetto a quello d’andata, un ottimo modo per dare il via alla rimonta-promozione
1,66: un numero che ormai conosciamo tutti benissimo, rappresentante la media punti dell’Hellas Verona nel girone d’andata.
Un passo troppo lento per una squadra che punta alla promozione diretta, soprattutto se confrontato con lo spaventoso 2,05 del Palermo.
I PRECEDENTI. Come fa infatti notare anche l’edizione odierna de L’Arena, Fabio Grosso viaggia ben sotto il ritmo degli ultimi allenatori in grado di raggiungere la Serie A con l’Hellas (ovviamente nell’era dei 3 punti): parliamo ad esempio di Pecchia (1,76), del recordman Mandorlini (1,95) e di Prandelli (1,73). L’unico a riuscire nell’impresa mantenendo una media appena più bassa (1,65) fu Perotti, ma parliamo di una Serie B di un livello infinitamente superiore a quello odierno.
SERVE IL PASSO DELLE ULTIME GIORNATE. Ecco perché dunque nella seconda metà di stagione occorrerà fare molto di più. Diciamo qualcosa di molto simile a quanto visto nelle ultime sei giornate, in cui l’Hellas ha raccolto ben 14 punti (frutto di 4 vittorie e 2 pareggi, 2,33 di media). Un cambio di passo notevole, sicuramente di buon auspicio per il girone di ritorno.
COL PADOVA PER IL +2. E quale migliore occasione per iniziare subito a migliorare il proprio score se non domenica prossima contro il Padova degli ex Cherubin e Calvano? All’andata finì infatti 1-1 (i gialloblù, in vantaggio con la splendida punizione di Almici, furono raggiunti dal goal di Ravanelli), quindi un successo garantirebbe all’Hellas di portarsi già a +2 rispetto alla prima metà di stagione, dando così il via nel migliore dei modi alla rincorsa che, per forza di cose, dovrà concretizzarsi da qui a maggio.
