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Anche Laribi è affetto dalla “sindrome di Di Carmine”?

Il centrocampista, sparito dai radar di Grosso dopo un avvio da titolarissimo, risentirebbe della scarsa fiducia ultimamente riposta in lui dal tecnico

Doveva essere uno dei punti fermi di questo Hellas, invece Karim Laribi continua a essere un enigma per i tifosi scaligeri: arrivato in estate con un grande carico di aspettative, il fantasista gialloblù è partito bene, salvo poi perdersi alla distanza, ritrovarsi in panchina e “steccare” le ultime occasioni concessegli da Fabio Grosso.

FUORI RUOLO. Ciò che è balzato subito agli occhi di tutti è che il ragazzo finora non abbia ancora avuto occasione di giocare nel proprio ruolo, ossia quello di trequartista: dapprima schierato come mezzala, è poi stato avanzato e messo largo a sinistra nel tridente, ma mai alle spalle della punta (o delle punte). In pratica parliamo di uno che col 4-3-3 di Fabio Grosso c’entra poco, o quantomeno di un calciatore che, con questo assetto tattico, è sostanzialmente sprecato.

MANCANZA DI FIDUCIA. A provare a fare chiarezza sulla questione ci ha provato anche L’Arena. I colleghi hanno infatti intervistato tre ex allenatori dell’italo-tunisino, Andrea Camplone, Massimo Drago e Rosario Pergolizzi, dai quali è arrivata una risposta unanime: a Laribi serve fiducia incondizionata. In pratica, le scarse prestazioni del 21 gialloblù deriverebbero dal fatto che il tecnico non punti abbastanza su di lui, un problema molto simile a quello di Samuel Di Carmine, il quale (come sostenuto da Aglietti, Pancaro e Foscarini) avrebbe finora reso al di sotto delle aspettative a causa dell’eccessiva pressione e della scarsa fiducia riposta in lui dall’ambiente.

SERVE IL SALTO. Le scusanti però reggono fino a un certo punto: ok non essere entusiasti della posizione in cui si viene schierati e delle panchine (ci mancherebbe altro!), ma giocare “compassati” quando vengono concesse delle opportunità non è accettabile in una squadra come quella del Verona, che in Serie B non può permettersi di fare la comparsa. All’Hellas servono i classici “23 titolari”, tutti con la voglia di sacrificarsi e di mangiarsi l’erba del campo quando chiamati in causa. Questo è quindi il salto che deve fare Laribi, ma è una cosa che deve venirgli da dentro, un moto d’orgoglio che deve spingerlo a dire “ci sono anch’io!“. Solo così il ragazzo potrà essere utile a un Verona che, viste le enormi difficoltà a sbloccare il risultato riscontrate ultimamente, di “spacca-partite” del suo livello ha un bisogno a dir poco pazzesco.

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5 anni fa

Che abbiamo un Grosso problema di chi de balon non ghe capisce proprio un bel cazzo punto. /=\

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5 anni fa

Ma perché, abbiamo un tecnico in panchina? ? ? ? ? ???

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5 anni fa

I GIOCATORI oltre a sentire la fiducia devono giocare nel suo ruolo cosa che in questo monento con un Mister da prima categoria forse non accadde!!

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5 anni fa

O da quella Di grosso

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5 anni fa

O da quella Di grosso

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