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ESCLUSIVA CH – Tricella: “Sette punti nel tour de force per crederci fino alla fine”

Il capitano dello Scudetto non ha dubbi: con almeno due vittorie e un pareggio si può continuare a crederci fino all’ultimo

L’ultima volta lo avevamo sentito a giugno, in pieno calciomercato estivo: oggi, nel giorno del suo compleanno, abbiamo voluto fargli un’altra telefonata, sia per (ovviamente) fargli gli auguri che per sentire la sua opinione sul “nuovo” Verona targato Grosso-D’Amico.

Parliamo ovviamente di capitan Tricella, che nel pomeriggio ha scambiato due chiacchiere con noi riguardo alla stagione dell’Hellas e al rush finale che attende i gialloblù.

Di seguito, dunque, la nostra intervista esclusiva al capitano del Verona dello storico Scudetto.

Quando ci siamo sentiti a giugno, non aveva ancora un’idea ben definita del nuovo Verona targato D’Amico-Grosso: ora, a distanza di nove mesi, può darci un’opinione a riguardo?
«Premettendo che quest’anno non ho visto moltissime partite dell’Hellas, se andiamo a vedere i risultati mi sembra una buona stagione. Non parliamo di un’annata positivissima, perché tutti si aspettavano di tornare subito con facilità in Serie A, ma essere comunque lì a giocarsela a nove giornate dal termine è un buon risultato».

Sempre quest’estate, aveva evidenziato la mancanza di continuità della squadra, un problema che sembra essere ancora presente…
«È chiaro che se si vuole vincere i campionati si deve avere continuità, e ultimamente sembrava anche che il Verona l’avesse trovata nonostante il passo falso contro il Lecce, che comunque ci può stare. Quest’ultima partita con l’Ascoli lascia invece un po’ di rammarico, perché con l’avvicinarsi della fine della stagione vincere tutte le partite contro le squadre di minor levatura diventa obbligatorio. Inoltre fare bottino pieno avrebbe garantito di arrivare agli scontri diretti sull’onda dell’entusiasmo…».

Ecco, parlando proprio del prossimo tour de force che attende il Verona, secondo lei quale sarebbe un numero di punti considerato “accettabile” per continuare ad avere ambizioni di promozione diretta?
«Io penso che con 7 punti si potrebbe arrivare alle ultime giornate con ancora tutto in gioco: ci sta che una delle quattro partite contro Brescia, Palermo, Benevento e Pescara vada male, l’importante è non perdere le altre, vincendone almeno due».

Chiudiamo con una domanda secca: chi va in Serie A?
«A questo punto la situazione inizia a delinearsi, anche se adesso arriva il periodo clou: è ad aprile che bene o male si definisce la classifica, e fare qualche punto in più o in meno può avere un enorme peso, perché in questo momento una vittoria o una sconfitta potrebbero segnare la differenza tra una squadra che rinuncia definitivamente ai propri obiettivi e un’altra che invece inizia a crederci seriamente. Arrivati a fine marzo, penso che ormai a giocarsela siano le prime sei, ma è normale che se dovessi seguire il cuore direi innanzitutto Verona…».

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