Il tecnico crede che il Verona possa ancora arrivare in Serie A, ma sa anche che per vincere gli spareggi Pazzini e soci dovranno fare qualcosa in più
Sono ben quattro le promozioni dalla Serie B alla Serie A di Beppe Iachini, un autentico specialista dei salti di categoria, traguardo raggiunto con Chievo (2007/2008), Brescia (2009/2010), Sampdoria (2011/2012) e Palermo (2013/2014).
Ed è proprio per questa sua “attitudine” che i colleghi de L’Arena hanno deciso di raggiungerlo e di scambiare quattro chiacchiere riguardo al Verona, agli avversari dei gialloblù e ai play-off che con ogni probabilità attenderanno Pazzini e soci al termine della regular season.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni a riguardo.
L’HELLAS. «Il treno per la Serie A non è ancora passato del tutto: i play-off ne sono la coda, e lì puoi metterti a posto la coscienza. Al Verona sono mancate continuità, la capacità di trovare un’identità ben definita e la tanta pressione dovuta al fatto di essere una delle favorite, ma ora sarà importante restare in scia, piazzarsi bene e aggiustare il tiro in modo da presentarsi agli spareggi con la solidità necessaria. Motivi per crederci? L’Hellas è una squadra di valore assoluto, con una grande piazza che può scaldare il gruppo. E poi credo che quanto fatto finora abbia insegnato molto ai giocatori e a Grosso…».
L’ALLENATORE. «Fabio sta vivendo la sua personale gavetta a Verona, trovare difficoltà e dover cambiare il tiro in corsa fa parte del percorso di crescita di un allenatore. Comunque mi piacciono le sue idee e il suo voler sempre giocare la palla».
LE ALTRE. «Credo che questo sia l’anno del genio di Corini, lo dicono i risultati e la classifica. Il Brescia vincerà perché ha qualità, identità e ha fatto un percorso quasi netto durante l’anno, acquisendo quindi un vantaggio preziosissimo giunti a questo. Il Palermo ha invece le spalle larghe, e potrebbe piazzare il guizzo vincente, mentre il Lecce di Liverani propone il calcio più bello della categoria e ha un progetto in cui nulla è lasciato al caso: se combini talento e programmazione, i traguardi arrivano per forza».
I PLAY-OFF. «Agli spareggi bisogna arrivare tutti insieme e in piena consapevolezza di se stessi. Una squadra che non è gruppo non fa strada, e pensare di potersi affidare a un solo elemento è troppo rischioso. I play-off si vincono prendendo il tempo alle avversarie, gestendo le energie e trasformando gli errori in punti di forza. Rivali pericolose? Ovviamente il Benevento, ma anche il solito Cittadella e le formazioni che si qualificheranno all’ultimo, le quali giocheranno con la leggerezza di chi non ha niente da perdere: penso per esempio allo Spezia, una squadra molto dura da affrontare quando è in giornata».
Cioè non ce la faremo mai
Aggettivi che non sono inseriti nel vocabolario degli ultimi 2 tecnici messi a guidare la squadra.
Sicuramente non il Verona!!!….seno El saria al massimo secondo con i giocatori meglio dir Rosa che ha dai su feme en piaser….raus via tuti!!!!!!
VIENI TUUUUUUUJ
Appunto…..quale squadra…
Miserie
Con un allenatore non un pagliaccio
Non andiamo da nessuna parte…si resta in B, purtroppo.
Se dopo un intero campionato non ha ancora trovato un gioco dove vogliamo andare
E cambiare allenatore, zugadori, direttore sportivo e soprattutto presidente.
Vien ti xpiacere xche quel che ghemo El fa cagar!!!