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Samuel Di Carmine vince il “Sante Begali”

L’attaccante ha ricevuto il premio questa mattina durante la cerimonia tenutasi nella sede del Verona

Si è tenuta questa mattina in via Belgio la consegna del Premio Sante Begali: a trionfare in quanto giocatore gialloblù più corretto è stato Samuel Di Carmine (0 ammonizioni in 23 presenze), ma a ricevere un riconoscimento (per la categoria “Gli indimenticabili“) è stato anche Gigi Sacchetti.

Presenti all’evento, oltre ovviamente al direttore operativo Francesco Barresi, anche Osvaldo Bagnoli e Piergiorgio Begali, figlio di Sante, il quale è stato chiamato dai colleghi di Hellas Channel a spendere due parole sul premio e sui play-off che attendono i gialloblù, argomenti dei quali hanno parlato anche i due vincitori.

Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni raccolte dal canale tematico gialloblù.

PIERGIORGIO BEGALI. «Sono molto felice di essere arrivato fino alla decima edizione tutto questo è stato possibile grazie al costante supporto dell’Hellas Verona e del Gruppo Athesis nella costruzione del progetto. Di Carmine ha appena segnato una doppietta decisiva, Sacchetti è un grandissimo ex che per caratteristiche in campo mi ricorda mio padre. Speriamo tutto questo sia di buon auspicio per i play-off che l’Hellas si appresta a disputare».

SAMUEL DI CARMIN. «Per me la correttezza in campo è qualcosa di molto importante, noi calciatori siamo un punto di riferimento per tanti bambini che vengono a vederci. Sono molto contento di questo premio, racconta che tipo di giocatore sono. Play-off? Siamo una squadra forte e dobbiamo dimostrare di poterli vincere, noi siamo concentrati e con la giusta cattiveria possiamo dire la nostra».

Luigi Sacchetti: «È un grande orgoglio ritirare questo riconoscimento, Verona mi ha dato tanto e continua a darmi tanto. E poi sono molto felice, perché non conoscevo Sante Begali, ma da come ne parla Osvaldo Bagnoli era senza dubbio una grande persona, quindi sono onorato di poter ricevere un trofeo a lui dedicato. Gli spareggi? Il Verona ha il dovere di provarci, perché è una squadra attrezzata e perché il campionato che compete a questa piazza è quello di Serie A».

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