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Verona-Pescara, le pagelle gialloblù di CH

Buona la prova degli uomini di Aglietti, ma non mancano le note stonate nel primo atto della semifinale Playoff contro i biancazzurri di Pillon

Termina 0-0 lo scontro tra Verona e Pescara: buona la prestazione degli uomini di Aglietti, tra i quali tuttavia non mancano le note dolenti.

Queste infatti le nostre pagelle dell’incontro:

SILVESTRI: 7. Al 22′ viene salvato dal palo, ma per il resto si fa sempre trovare pronto quando chiamato in causa. Compie un paio di ottimi interventi che fa sembrare facili, ma che in realtà non lo sono.

FARAONI: 6. Soffre Sottil soprattutto in avvio e anche per questo spinge meno rispetto a quanto fatto altre volte. Partita senza grandi squilli per lui: sufficienza senza infamia e senza lode.

DAWIDOWICZ: 6,5. Dopo 3 minuti manca il pallone che poi verrà pericolosamente incornato da Mancuso, per il resto gioca una partita piuttosto attenta. Glaciale nel gestire un paio di disimpegni piuttosto rischiosi.

EMPEREUR: 5,5. Al 34′ sbaglia uno stop in area e rischia di combinare un patatrac, ma è bravo a rimediare immolandosi sulla conclusione di Marras. A inizio secondo tempo va poi completamente a vuoto su Mancuso, innescando un pericoloso tre-contro-tre disinnescato dalla parata di Silvestri. Si riscatta parzialmente con una botta dalla distanza che crea più di qualche grattacapo a Fiorillo, ma non è abbastanza.

VITALE: 6,5. Per lui una partita attenta sotto il punto di vista difensivo e una gran quantità di cross, tra i quali spicca quello che a momenti diventa un assist vincente per la testa di Tupta: peccato che, tanto per cambiare, Fiorillo si superi anche in quest’occasione.

HENDERSON: 6,5. Corre come un forsennato e spesso fa da raccordo tra centrocampo e attacco. Saremo ripetitivi, ma la cura Aglietti l’ha rigenerato.

GUSTAFSON: 7. Regia spesso illuminante, battagliero in mezzo e in grado anche di offrire buoni strappi a centrocampo. Altra ottima prestazione dello svedese.

DANZI: 5. Si vede poco e quando lo fa spesso sbaglia. La giovane età è un’attenuante che regge fino a un certo punto.

MATOS: 5,5. Corre, corre un sacco, ma ancora una volta quando arriva al momento cruciale sbaglia tutto. C’è da dire però che è anche sfortunato, visto che nel secondo tempo una sua conclusione a botta sicura viene clamorosamente murata da un avversario. Probabilmente, comunque, andava sostituito prima.

DI CARMINE: 6,5. Là davanti battaglia come un leone, dà l’anima e si vede negare il gol prima da un grande volo di Fiorillo e poi da un prodigioso salvataggio di Scognamiglio. Esce ancora una volta applaudito dal Bentegodi, e questo la dice lunga…

LARIBI: 7. Uomo-ovunque, dai suoi piedi nascono le azioni più pericolose dell’Hellas. Se nel calcio esiste una giustizia divina, a decidere il ritorno sarà lui.

COLOMBATTO: 6,5. Ancora una volta un buonissimo impatto sul match. Forse meriterebbe una maglia da titolare…

PAZZINI: 6. Entra in campo volenteroso, ma questa volta non riesce a incidere.

TUPTA: 6. Sulla sua testa c’è una delle occasioni più nitide del match: Fiorillo però gli strozza l’urlo in gola.

AGLIETTI: 6,5. La sua squadra gioca un buon calcio, rischia qualcosa ma probabilmente avrebbe meritato qualcosa di più. Forse tardiva la sostituzione di Matos, ma col senno di poi sono bravi tutti…

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