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Pagellone 2018/2019, difesa: Silvestri pazzesco, Bianchetti da romanzo

Terminata la stagione, è tempo di tracciare un bilancio totale: ecco quindi i voti alla stagione dei gialloblù

Dopo aver lasciato passare qualche giorno per fare un po’ smaltire l’esaltazione post-Serie A, è tempo di tracciare un bilancio della stagione gialloblù.

Andiamo quindi a vedere il pagellone dell’Hellas, partendo ovviamente dalla difesa.

SILVESTRI: 9. I punti incamerati grazie a lui sono incalcolabili, le partite sbagliate si contano invece comodamente sulle dita di una mano. La prima stagione da titolare è stata esaltante: CR7 e company sono avvisati! SARACINESCA.

TOZZO: s.v. L’infortunio alla spalla l’ha tenuto fuori praticamente tutta la stagione. Non giudicabile.

FERRARI: s.v. Zero minuti per il terzo portiere gialloblù.

BERARDI: s.v. Anche per lui nessun presenza stagionale e nessun giudizio possibile.

VITALE. 6,5. Uno dei “big” arrivati nella sessione invernale di calciomercato, ha offerto prestazioni altalenanti sotto la gestione di Fabio Grosso, il quale non è stato in grado di “limitarne” l’eccessiva attitudine di spinta. Diverso invece il discorso con l’arrivo di Aglietti, che l’ha messo in riga e l’ha reso molto più “disciplinato”, pur senza tarpargli le ali. RIEDUCATO.

FARAONI. 7. Anche lui arrivato a gennaio, ha probabilmente avuto un migliore impatto rispetto a Vitale. La sua grande gamba ha spinto Grosso a schierarlo anche mezzala, posizione in cui, prima che terminasse il classico “effetto sorpresa”, ha pure offerto un paio di buone prestazioni (quella contro il Brescia in primis). Termina la sua stagione con quattro gol all’attivo (di cui tre con la maglia dell’Hellas) e migliaia di chilometri macinati. MARATONETA.

MARRONE: 5,5. Una delle note dolenti di quest’annata, ma non totalmente per colpa sua: Grosso lo ha infatti sempre schierato in un ruolo che non sembrava calzargli a pennello, e i risultati sono stati tutt’altro che esaltanti. Gli zero minuti giocati con Aglietti sono piuttosto emblematici… FUORI POSIZIONE.

BALKOVEC: 6. Partito male, si è poi un po’ ripreso, facendosi trovare pronto quando chiamato in causa e offrendo qualche buona prestazione. Sufficiente, ma l’impressione è che la Serie A non faccia per lui. SALVO.

CRESCENZI: 6,5. Il voto è per la prima parte di campionato, ma anche di incoraggiamento per il futuro. Fermatosi a metà stagione per un infortunio alla caviglia, non è più riuscito a riprendersi. SFORTUNATO.

KUMBULLA: s.v. Questa stagione gli ha regalato il debutto tra i professionisti, ma anche qualche infortunio di troppo. Vista la giovane età, avrà tutto il tempo di rifarsi. DEBUTTANTE.

DAWIDOWICZ: 7. Dopo un primo periodo di assestamento, durante il quale a Grosso non era ancora ben chiaro quale effettivamente fosse il ruolo del numero 27 gialloblù, alla fine ha optato per schierarlo come centrale di difesa. I risultati sono stati decisamente buoni, con il corazziere polacco che di partita in partita (anche dopo il cambio di allenatore) ha offerto prestazioni sempre più convincenti. Per carità, qualche disattenzione l’ha commessa anche lui, ma nel complesso gliela si può perdonare. CRESCENDO.

ALMICI: 6. Era partito subito fortissimo segnando contro il Padova su punizione, poi però si è un po’ perso a causa di qualche acciacco e di alcune scelte tattiche a volte discutibili (vedi Bianchetti terzino). Così come Balkovec, anche lui è stato bravo a farsi trovare pronto quando è stato rispolverato. A DISPOSIZIONE.

BIANCHETTI: 7,5. La sua storia potrebbe essere un romanzo: dopo aver rischiato la sedia a rotelle, si è ripreso la difesa del Verona, indossandone anche la fascia di capitano. Ottime le sue prestazioni da centrale, per la squadra si è anche adattato a fare il terzino (ruolo in cui, ovviamente non per colpa sua, ha reso un po’ meno…). SOLO APPLAUSI.

EMPEREUR: 6,5. Un altro dei tanti “fuori ruolo” di Grosso, che per buona parte della stagione ha optato per schierarlo terzino, con scarsi risultati. Decisamente meglio nel suo ruolo naturale di difensore centrale, che ha interpretato con grinta (a volte eccessiva) e tanta voglia di mettercela tutta. Certo, qualche errore (più o meno grave) l’ha commesso, ma dopo quel missile terra-aria contro il Perugia glielo possiamo perdonare… AMMAZZA-GRIFO.

 

Clicca qui per il pagellone del centrocampo

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