Le dichiarazioni del centravanti gialloblù sulla stagione culminata con la promozione in Serie A

L’attaccante dell’Hellas Verona, Samuel Di Carmine, ha parlato a TeleArena:

“Sono talmente felice che mi addormento guardando il gol di tacco e le foto dei veronesi allo stadio. durante l’inno di Mameli era talmente forte il coro dello stadio che non riuscivamo a sentire un parola. Credo di averlo detto subito a Laribi. Ecco siamo riusciti a far pace con i tifosi nel modo più bello che esiste: vincendo”.

STAGIONE. “Ho avuto tre stiramenti e non sono stato bene. In più la squadra non vinceva e magari Grosso qualche errore l’ha commesso. A me piace giocare da prima punta ma Aglietti mi ha chiesto più profondità e le cose sono andate meglio”.

PAZZINI. “Un grande. L’ho sempre detto che abbiamo caratteristiche complementari, ma non toccava a noi decidere. Al Perugia con Cerri raccoglievo il frutto delle sue battaglie, mentre a Chiavari giocavo insieme a Caputo con Aglietti. Per me non è un problema”.

AGLIETTI. “Mi ha detto che mi seguiva da un paio di mesi ed aveva visto che mi ero aggrovigliato su me stesso, che non facevo le cose che sapevo. Mi sono guadagnato la stima delle gente. È vero sono un emotivo e rendo al massimo se i Butei mi spingono. Non riuscivo più a vedere la porta ma lo sapete che i miei gol sono quelli che avete visto nei play off?”.

SVOLTA. “Per me la gara della svolta è stata quella con il Foggia. Lì è iniziata la nostra riscossa. E poi lo zero a zero in casa col Pescara. Abbiamo dimostrato di essere una squadra tosta. Vi dico un’altra cosa. A Cittadella dopo il due a zero, avremmo voluto scendere nuovamente in campo per batterli. Mai avuto dubbi“.

SERIE A. “Sono molto eccitato dalla prospettiva. Potremmo anche stupire, poi non sarà facile per nessuno venire a giocare al Bentegodi”.

SOCIAL. “Non posto mai nulla. Lo volevo fare ma mi hanno bloccato. Intanto posterò il gol del Pazzo contro il Perugia. Mamma mi è stato per aria un quarto d’ora. Il gol più bello a parte i miei dei play off”.