Manca ancora un allenatore, ma qualche ipotesi sugli addii e sui giocatori confermati si può già fare

Terminata la stagione, è arrivato il momento di parlare di chi, tra i gialloblù, la prossima stagione disputerà la stagione di Serie A con l’Hellas.

Tra sicuri addii, permanenze incerte e colonne portanti della squadra, andiamo quindi a fare un po’ il punto della situazione.

QUELLI (QUASI) SICURI DI RESTARE. Si sa, nulla è sicuro nella vita, però se dovessimo azzardare chi con buone probabilità l’anno prossimo rimarrà al Verona punteremmo su Silvestri, Dawidowicz, Faraoni, Vitale e Di Carmine, nonché probabilmente su Bianchetti (che però, essendo in scadenza, dovrà rinnovare), Henderson, Lee e Laribi, tutti giocatori che a nostro avviso hanno dimostrato di potersi meritare una chance in Serie A. Volendo, ci sentiamo di aggiungere a anche Crescenzi, per il quale bisognerà tuttavia valutare gli effettivi tempi di recupero. Non abbiamo volutamente citato Pazzini: la sua permanenza è scontata, così come lo sarà la sua importanza…

GLI INCERTI. Tanti i giocatori “in forse”, a partire dai tre portieri di riserva (Tozzo, Berardi e Ferrari), tutti in scadenza: probabile che uno se non due abbiano già le valigie in mano. Qualche dubbio anche su Empereur, Almici, Balkovec, Marrone, Di Gaudio e Matos: tutti hanno in comune il fatto di non aver convinto del tutto durante l’arco della stagione, ma mentre i primi cinque sono di proprietà del Verona, l’attaccante brasiliano è in prestito con diritto di riscatto, opzione che probabilmente non verrà esercitata. Diverso il discorso di Ragusa: il giocatore ha già esperienza in Serie A, ma è reduce da un lunghissimo infortunio. A decidere se il gioco varrà la candela, sarà quindi con ogni probabilità il futuro allenatore gialloblù.

I GIOVANI. Qualche dubbio anche su Danzi, Tupta e Kumbulla, i tre giovani della squadra. Il primo, nonostante una stagione non troppo esaltante, ha più di qualche chance di restare per continuare a Verona la propria maturazione. Discorso diverso per il giovane difensore albanese, che complice anche qualche infortunio di troppo non ha praticamente mai giocato, e potrebbe quindi essere girato in prestito per “farsi le ossa”. Ancora differente invece la storia per il numero 28, il cui futuro dipende dalle scelte societarie: puntare su di lui oppure cercare una punta più esperta? Ai posteri l’ardua sentenza…

IL MERCATO. A decidere per Gustafson e Zaccagni sarà probabilmente il calciomercato. Lo svedese, essendo terminato il prestito secco, tornerà alla casa-madre Torino, ma Tony D’Amico è già all’opera per riportarlo subito a Verona. Il tuttocampista numero 20, invece, sarà con ogni probabilità uno dei giocatori più ambiti da qui a settembre: l’idea è ovviamente quella di trattenerlo, ma molto dipenderà dalle offerte che arriveranno e dalla volontà del giocatore.

GLI ADDII. Certo dell’addio è invece Gianni Munari, atteso da un ruolo dirigenziale a Parma, così come probabilmente lo è Colombatto: l’argentino non sembra infatti aver convinto la dirigenza gialloblù, e con ogni probabilità tornerà al Cagliari, che proverà a piazzarlo altrove. Su di lui, a quanto pare, ci sarebbe già il Frosinone.

I RITORNI DAI PRESTITI. Oltre ai giocatori attualmente in rosa, ci sono da considerare anche i numerosi ritorni dai prestiti stagionali: oltre infatti ai vari giovani, torneranno in gialloblù “pezzi da novanta” come Bessa e Calvano: la Società potrebbe decidere di trattenere l’italo-brasiliano (soprattutto se l’allenatore fosse Juric) e di far partire l’ex Milan, rivelatosi una “testa calda”. Il destino di Boldor e Bearzotti è invece distante da Verona, mentre più indeciso è quello di Casale, che dopo la buona stagione al Südtirol potrebbe magari avere una chance (come quarto difensore centrale) oppure essere rigirato in prestito, questa volta però in Serie B.