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Henderson al Daily Mail: “Io, scozzese atipico in Italia”

Il centrocampista gialloblù, intervistato dal quotidiano britannico, ha raccontato, impressioni, sogni e anche qualche simpatico retroscena

Un highlander trapiantato in Italia, che della sua terra rimpiange i soft-drink e… la pioggia!

Stiamo parlando di Liam Henderson, centrocampista classe ’96 che quest’anno, pur vivendo una stagione di alti e bassi, è riuscito a ritagliarsi il suo spazio e a dare il suo importante contributo al raggiungimento della Serie A del Verona.

Raggiunto dai colleghi britannici del Daily Mail, lo scozzesino ha raccontato la sua vita nel Belpaese, spendendo poi due parole sul prossimo campionato che lo aspetta, sulla nazionale e su tanti altri argomenti.

Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni da lui rilasciate al quotidiano d’oltremanica.

L’ARRIVO A VERONA. «Dopo l’annata a Bari con Grosso, avevo qualche offerta dalla Serie A, ma ho parlato con lui come fosse un membro della mia famiglia e alla fine ho deciso di seguirlo. Da calciatore ha giocato in grandissimi club e nel 2006 ha vinto un Mondiale da protagonista: imparare da uno come lui è stato fantastico!».

IL TIFO VERONESE. «Gli ultras sono interessanti: in Scozia i giocatori sono protetti dai fan, ma qui non è così. Quando abbiamo giocato a Lecce, all’aeroporto abbiamo trovato i tifosi ad aspettarci: non erano minacciosi, ma ci hanno detto di metterci qualcosa in più. Avevano fatto un lungo viaggio, era un loro diritto».

LA SCOZIA. «Della Scozia mi mancano l’Irn-Bru (una bevanda gasata analcolica molto diffusa da quelle parti, ndr), che mia madre ogni tanto mi porta, e la pioggia, soprattutto quando non piove per giorni e giorni…».

UNO SCOZZESE “ATIPICO”. «I miei compagni pensano che siccome sono scozzese mi piaccia bere e abbia problemi con la rabbia, ma non è così! Comunque mi hanno accolto come uno di loro, anche se in pullman non abbiamo ancora guardato “Braveheart”…»

LA SERIE A. «Per un ragazzetto che arriva da un piccolo villaggio della Scozia, giocare in un campionato come la Serie A è qualcosa di speciale. Qui ci sono squadre forti, grandi stadi e tanta storia: non vedo l’ora di cominciare!»

LA NAZIONALE. «Andrei a piedi dall’Italia alla Scozia per vestire la maglia della nazionale. Magari Steve Clarke (il CT scozzese, ndr) potrebbe venire a fare una piccola vacanza qui… Comunque per il momento sono concentrato sul Verona: vogliamo assestarci in Serie A per cercare di conquistarci l’Europa!».

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